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Rafforzamento sindacale

26 October, 2010Costruire forti sindacati nazionali è cruciale. Sindacati forti, con una permanente relazione democratica con i lavoratori, sono capaci di conquistare veri risultati attraverso la contrattazione collettiva, sindacalizzando i lavoratori non organizzati, impegnandosi per l'unità sindacale a livello nazionale e rafforzando i sindacati attraverso la formazione, l'educazione e lo scambio efficace di informazioni.

Organizzare i non sindacalizzati

Considerate le enormi sfide che si trovano ad affrontare i lavoratori nell'odierna economia globalizzata, il lavoro di sindacalizzazione rimane un compito essenziale per tutti i sindacati e un impegno che deve essere portato avanti direttamente dagli affiliati FISM.

Il passaggio dal lavoro garantito a rapporti di lavoro non garantiti, gli attacchi ai diritti sindacali e la frammentazione dei regimi di contrattazione collettiva hanno gravemente eroso la nostra capacità di organizzarci e rappresentare gli interessi dei lavoro in modo efficace. A ciò viene ad aggiungersi il fatto che, soprattutto nei paesi sviluppati, la trasformazione strutturale del lavoro ha prodotto un calo della percentuale di operai, che sono lavoratori tradizionalmente ben organizzati, e un aumento della percentuale di lavoratori altamente qualificati e non manuali. I sindacati hanno incontrato maggiori difficoltà a organizzare questi lavoratori

Per vincere, e difendere i diritti dei lavoratori metalmeccanici, abbiamo bisogno di sindacati nazionali forti in tutti i paesi. Uno degli obiettivi chiave della FISM è dunque incoraggiare i lavoratori a costruire sindacati nazionali indipendenti, democratici e rappresentativi, autonomi dagli imprenditori, dai partiti politici e dai governi. Ciò comporta superare le debolezze dei sindacati esistenti, e anche, laddove risulti necessario, costruire nuovi sindacati capaci di affrontare le sfide dell'oggi.

Tuttavia non si tratta solo di ciò che fanno i sindacati. In alcuni paesi, come la Bielorussia, la Colombia, la Tailandia e le Filippine, i governi e le imprese si sono adoperati attivamente per eliminare strutture sindacali, assassinare ed intimidire attivisti oppure frammentare strutture sindacali e incoraggiare l'esistenza del sindacalismo aziendale, cosa che mina gravemente la possibilità di una forza sindacale. Tutti i lavoratori, quale che sia la loro condizione devono avere la libertá sindacale. La FISM e i sindacati ad essa affiliati devono battersi per norme di legge che consentano ai lavoratori di decidere in piena autonomia quali debbano essere le strutture che li rappresentano, e faranno pressione sulle aziende perché rispettino sempre le decisioni dei lavoratori, anziché nascondersi dietro a norme di legge nazionali non conformi ai diritti sindacali internazionalmente riconosciuti.


Pertanto gli affiliati alla FISM:

  • Daranno priorità al lavoro di sindacalizzazione come uno dei mezzi per costruire la forza del sindacato a livello nazionale;
  • Utilizzeranno strategie organizzative a livello di settore e delle principali TNC;
  • Forniranno sostegno e solidarietà concreta ai sindacati che tentano di organizzare i lavoratori ovunque essi si trovino, in particolare nei diversi gangli della catena di forniture delle TNC, anche nel paese in cui ha sede l'affiliato;
  • Si batteranno per l'eliminazione delle barriere giuridiche che impediscono ai lavoratori precari di iscriversi ai sindacati nazionali;
  • Incrementeranno la sindacalizzazione dei lavoratori non manuali, che rappresentano una parte crescente della forza lavoro, per costruire maggiore solidarietà e potere contrattuale, e
  • Lotteranno per l'eliminazione delle barriere giuridiche al diritto di organizzazione dei lavoratori non manuali.

Per assistere gli affiliati nel lavoro di organizzazione, la FISM:

  • Sosterrà i sindacati nello sviluppo di proprie campagne e strategie di sindacalizzazione, in particolare per l'organizzazione delle donne, dei migranti, dei giovani, e di chi svolge un lavoro precario;
  • Potenzierà il proprio impegno di sensibilizzazione sulla sindacalizzazione dei lavoratori non manuali in tutte le regioni, promuoverà lo scambio di informazioni e di esperienze sugli strumenti e le politiche organizzative, e affronterà i temi di particolare interesse per i lavoratori non manuali;
  • Individuerà e svilupperà opportunità di interventi di sindacalizzazione da parte degli affiliati, in particolare laddove gli investimenti delle TNC creano nuove concentrazioni di lavoratori o incrementano le concentrazioni già esistenti. Il Comitato Esecutivo della FISM, sulla base delle informazioni fornite dalle Regioni, individuerà una scala di priorità dei paesi su cui concentrare questo lavoro. Essa comprenderà paesi come la Cina, dove attualmente la FISM non ha affiliati;
  • Utilizzerà gli IFA o altri strumenti per sviluppare campagne organizzative a livello sovranazionale;
  • Coordinerà le attività di organizzazione e sindacalizzazione:
  • lungo tutte le catene di fornitura, puntando a coinvolgere le ditte di subappalto e i lavoratori impegnati in diverse forme di lavoro precario;
  • nelle EPZ, dove i diritti dei lavoratori vengono ignorati ed è diffuso lo sfruttamento; e
  • in tutte le realtà in cui possano essere coordinate campagne di sindacalizzazione che riguardino diverse imprese o stabilimenti;
  • Fornirà una sede per lo scambio di informazioni e di esperienze;
  • Organizzerà la formazione su tematiche rilevanti per il lavoro di sindacalizzazione e per consolidare le adesioni raccolte; e,
  • Darà sostegno alle iniziative nazionali per l'introduzione di mutamenti a livello legislativo che tutelino il diritto di organizzazione sindacale e contrattazione collettiva, operando insieme ad altre Federazioni Sindacali Globali (le GUF), alla Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC), alla Commissione sindacale consultiva presso l'OCSE (TUAC), e all'ILO.

La FISM fornirà assistenza ai sindacati che:

  • sono impegnati in attività che portino all'autosufficienza;
  • hanno stabilito proprie priorità e individuato le proprie esigenze;
  • stanno lavorando secondo le linee del Programma d'Azione della FISM;
  • stanno costruendo strutture sindacali che rispondono alle esigenze dei lavoratori a livello locale e internazionale e in cui le donne sono presenti a tutti i livelli;
  • sono in grado di organizzare attività o sono disposti ad una stretta cooperazione con l'ufficio regionale FISM di competenza;
  • stanno costruendo strutture sindacali democratiche, autonome dai partiti politici e dalle imprese;
  • sono disposti a cooperare con altri affiliati FISM a livello locale, nazionale e  internazionale; e
  • hanno come controparte governi repressivi contro cui stanno lottando.